Come affrontare un brutto voto e non andare in crisi

 Come affrontare un brutto voto e non andare in crisi

Come affrontare un brutto voto preso nella sessione d’esami? Questa è una domanda che almeno una volta nella sua vita uno studente si è posto. E se anche tu sei arrivato a quel momento della tua vita, allora ti trovi nel posto giusto.

Sai, anch’io, come te, sono una studente universitario, ormai da qualche tempo in realtà (hey, voi studenti fuoricorso, so che siamo in tanti e vi abbraccio tutti!). Proprio ieri mi sono imbattuto in una specie di terapia di gruppo che mi ha fatto riflettere.

E anche molto.

La “terapia”, che in realtà altro non è che una semplice rubrica, si chiama Crisi di gruppo e si è svolta all’interno del profilo Instagram di Studente in Crisi (e dove altro, sennò?). Ecco, vedi, ieri è successa una cosa strana, bella ma strana: che davvero un luogo virtuale, il social network appunto,  prendesse forma reale, trasformandosi in un costruttivo momento di confronto tra personalità diverse, con età diverse e stili di vita diversi.

Eravamo tutti accomunati da una sola cosa: la voglia di condividere il nostro più sincero stato d’animo, senza la paura di incappare nel giudizio altrui. Non è per niente scontato riuscire ad esprimere su un social le proprie emozioni più vere e sincere, per non parlare delle proprie frustrazioni, in merito ad un argomento così delicato come l’università. E chi se lo aspettava, in effetti, che perfetti sconosciuti si togliessero dalla faccia un filtro patinato per raccontarsi onestamente e apertamente?

Bravi, ragazzi, siete stati dei grandi!

Di tutti i messaggi che ci sono arrivati, una buona percentuale conteneva parole come “fallito”, “rinuncio”, “impossibile”. E non ricordo di aver letto mai “orgoglioso” o “tenace”.

Sembra proprio assurdo, ripensandoci, come certe volte ci venga così difficile reagire di fronte a sfide banali, come affrontare un brutto voto. Ma perché? Ma brutto per chi, poi?

Ecco, caro lettore, il punto è proprio questo: siamo così spaventati dal giudizio e dalla pressione sociale, da non sentirci mai abbastanza.

Non siamo abbastanza se accettiamo un 18. Non lo siamo neanche se restiamo qualche esame indietro rispetto ai nostri compagni di corso e nemmeno se non superiamo un test di ammissione! 

Posso dirti una cosa? Queste sono tutte stronzate!

Mai, e dico mai, il giudizio che hai di te stesso può essere determinato da uno stupido voto. Tu vali, al di là della tua media ponderata. Certo, l’ambizione è una bella dote da portare avanti. Quella fame, di cui parlava Jobs, dovremmo avercela tutti: è il sale della vita. Ma fai attenzione a reputarti un fallito soltanto perché, anche solo per un attimo,  hai vacillato oppure non sei stato pronto. Nessuno di noi è invincibile: tocca a chiunque dover perdere, anche se fosse solo per una volta. Ma le sconfitte servono a darci consapevolezza dei nostri limiti, da una parte, e dei nostri punti di forza, dall’altra. Acquisire la conoscenza di sé stessi e delle proprie capacità richiede del tempo: prenditelo! E impariamo a godere di più di ciò che siamo, perché la vita è una.. e l’ansia resta!

Caro lettore, scusa per il pippone, ma lo ritenevo doveroso.

Voglio anche precisarti che tutto quello che hai appena letto è frutto di una mia personale esperienza, e che assolutamente non devi prenderla come un monito saccente e presuntuoso sulla tua vita privata. È semplicemente un incoraggiamento a credere di più in sé stessi, che a paragonare la nostra vita con quella degli altri sprechiamo solo tempo. Anzi, sarò ben lieto di ascoltare la tua storia, qualora vorrai raccontarmela, e confrontare le nostre opinioni.

Ciao, caro lettore. Ciao, amico!

P.S. Ci sentiamo sul nostro profilo Instagram per nuove Crisi di gruppo da condividere insieme (quelle vecchie le trovi nelle Storie in evidenza)!

P.P.S. Ti consigliamo di leggere anche questo articolo se hai bisogno di un altro tipo di supporto che viene dall’alto, diciamo cosi :)

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