5 Cibi tipici dello Studente in crisi

 5 Cibi tipici dello Studente in crisi

Tempo e denaro contro linea e salute: purtroppo per quanto riguarda i cibi, specie se siete fuorisede, non c’è partita. Ma di cosa si nutre quella strana creatura appartenente alla specie dello Studens Crisis?

Questa lista fornisce un’utile guida all’ alimentazione di questa strana specie: ma vi raccomandiamo di non nutrirla, in quanto il vostro braccio potrebbe diventare parte del pasto.

5 Cibi tipici dello Studente in crisi

#1: il tonno in scatola.

Padrone assoluto della cucina del fuorisede, trangugiato alla disperata direttamente dalla scatoletta tra una lezione e l’ altra, questo supposto pesce è fonte calorica di prim’ordine per lo studente in crisi. Ho scritto “supposto” in quanto il vero studente in crisi non compra quello delle grandi marche, pubblicizzato in tv da noti attori caduti in disgrazia, bensì si affida al fido discount di terz’ordine che espone scatolette piene di proteine e resti dell’ ultimo contatore Geiger che vi è esploso vicino per via delle radiazioni.

A cosa pensavate dovesse il suo ottimo sapore?

#2 il Kebab

Mai come in questo caso dobbiamo ringraziare la globalizzazione. Quel grosso tubo di carne di pecora, bue e Ahmed solo sa cos’altro, che ruota su se stesso per ore ogni giorno e viene raschiato alla bisogna, è il salvatore dello studente col frigo vuoto: tuttavia è necessario fare delle distinzioni tra i vari livelli di crisi degli studenti in crisi.

– Lo studente “easy” chiederà un kebab semplice, con insalata, pomodoro e basta.

–  Quello di livello “medium” chiederà un kebab con insalata, pomodori, cipolla e salsa yogurt, che generalmente ha la stessa acidità dell’ acido lattico di Usain Bolt.

– L’ “Hardcore” invece si presenterà al banco del kebabbaro con 5 euro in mano e chiederà un kebab con tutto. Alle occhiate perplesse dell’uomo dietro al banco risponderà con il sorriso di questo tizio. Appena avrà il suo kebab (che include cipolla, insalata, melanzana, peperone, maionese, ketchup, salsa yogurt e salsa piccante confezionata da Satana in persona) uscirà dal locale, lo addenterà e, dopo un “Buonissimo!” a bocca piena sverrà come un sacco di sabbia.

#3 Il panino delle macchinette

Nessuno sa davvero da quanto siano lì. Qualche studente di filologia romanza giura di averli già visti raffigurati in mano a Tommaso d’ Aquino in una miniatura, mentre gli studenti di chimica stanno ancora cercando di classificare gli elementi chimici trovati al suo interno, alcuni senza riscontro in tavola periodica.

Una sola cosa è certa: se si incastra causerà imprecazioni del settimo grado della scala Richter.

#4 il Ramen istantaneo

Ogni volta che un italiano mangia un pacco di Ramen istantaneo, un piatto di spaghetti si suicida buttandosi dal dehor di un ristorante italiano a Londra: ma non importa. Spesso quella mattonella di proteine condite con dado da brodo frullato rappresenta l’ ultima spiaggia, specie quando il tempo stringe e la fame incombe. Il fatto che il brodo sia più salato della faccia di certe sportelliste della segreteria didattica spesso costringe a risucchiare i capellini d’un fiato: se siete fumatori o avete semplicemente il fiato corto, mangiateli sconditi. Sanno di vuoto cosmico, ma vi eviterà di dover bere l’ acqua di Lourdes per riprendervi.

#5 L’ “insalata di pasta”

Anche nota come “pasta fredda di ieri che mangio così perché qui non c’è un dannato microonde”, è l’ equivalente studentesco di caviale e Champagne. La regola universale per questo cibo è una sola: se non germoglia e non cammina, allora è buona.

 

E voi? Quali sono i vostri cibi tipici?

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