5 Frasi da non Dire MAI all’Università

 5 Frasi da non Dire MAI all’Università

Sì, è il momento di elencare tutte le frasi da non dire mai all’università. Hai da circa 3 mesi terminato gli agognati esami di maturità, e dopo una meritata vacanza a Ibiza, passata tra sbronze e abbordaggi al limite della decenza, è tempo di iniziare l’Università.

Volendo augurare a voi tutti un grande in bocca al lupo, vi presentiamo la classifica delle 5 frasi da non dire all’Università.

1) FINALMENTE NON DOVRÒ STUDIARE OGNI GIORNO!

Questa è stata sicuramente tra le prime cose che hai pensato appena iscritto all’università. Nulla di più sbagliato! È vero che non c’è più la pressione dei professori che esigono che tu faccia i compiti per il giorno dopo, ma è nel nostro interesse sistemare e dare una lettura agli appunti presi durante la giornata. Questa azione, per quanto possa sembrare una perdita di tempo, aiuta a fissare meglio i concetti fin da subito.

2) Ora, all’università, posso uscire dall’aula quando voglio.

Numerosi studi affermano che l’argomento del 75% delle domande con cui vieni spiazzato all’ultimo esame della sessione estiva, è stato trattato dettagliatamente negli ultimi 20 minuti di lezione.

Fatto salvo urgente o a meno che non siete colpiti da un raptus omicida nei confronti del vostro insegnante, sarebbe consigliabile seguire. A pochi minuti dalla fine si potrebbe sentire:

“questo lo chiedo all’esame!”

Per alcuni è un modo per tenere sugli attenti gli studenti, ma meglio non fidarsi dei professori.

3) Medaglia di bronzo per “Questo non me lo chiede “

Una ricerca della prestigiosa università di Pescina Valle del Giovenco ha dimostrato come il salto del capitolo non sia una buona pratica da seguire. Questo è dovuto al fatto che i professori universitari hanno dei superpoteri che gli permettono di captare la frequenza delle voci degli studenti nel momento in cui pronunciano la fatidica frase.

È, inoltre, causa di numerosi tentati omicidi in aula.

4) Al secondo posto abbiamo un ex equo tra due mostri sacri: “studio tutta la notte ” e “domani mi alzo presto e studio “

Ad una settimana dall’esame capita una giornata ricca di impegni ai quali non si poteva dire di no, declinando lo studio con “studio tutta la notte “. Sono le 22 una volta a casa, e neanche il tempo di togliere le scarpe che già il libro guarda con aria minacciosa. Ma noi senza paura e con una borraccia di caffè sotto il braccio, iniziamo a studiare. Abbiamo un occhio chiuso e uno semi – aperto dopo una intensa ora di studio, ma è dopo il 4° caffè che “studio tutta la notte ” diventa “domani mi alzo presto e studio ”
Note: causa schizofrenia.

5) “studierò fin dall’inizio”

In contrapposizione a quanto detto finora, chi pronuncia queste 4 parole ha dei buoni propositi, così tanto buoni, da far passare avanti quelli cattivi. Infatti la durata media di chi si impegna a studiare dall’inizio è di 1 mese circa ( ovvero fino al primo esonero o parziale ).

Successivamente inizia un lungo periodo di letargo che finirà solo una settimana prima dell’inizio della sessione invernale.
Questa frase non dovrebbe trovarsi all’interno di questa classifica, ma porta talmente tanta sfiga a chi la pronuncia che merita di essere al primo posto!

Per fare un esempio calcistico, è come se un allenatore di una squadra di serie A dicesse in un intervista, dopo aver vinto la prima partita di campionato: “vinciamo lo scudetto “. È normale che una squadra importante punti a vincere lo scudetto, ma non è normale che si dica dopo la prima giornata. Quindi meglio iniziare con l’atteggiamento giusto, ovvero rileggere volta per volta gli appunti, senza farlo sapere in giro!

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