Migliorare la memoria in 6 step

 Migliorare la memoria in 6 step

Migliorare la memoria

Professori di scienze che entrano in classe alle superiori e cominciano a declamare dal nulla “Il cinque maggio” di Manzoni a memoria; nonni che ripetono senza difficoltà ed errori “O Tite tute Tati tibi tanta tyranne tulisti” imparato in terza media; tua madre che ha una conoscenza della classificazione precisa delle ossa dello scheletro umano che farebbero impallidire Dottor House. E tu?
Tu fai fatica a ricordarti la sera cosa hai mangiato a pranzo.

La memoria deriva dall’allenamento e dalla necessità: più era preponderante l’oralità rispetto alla scrittura, più il nostro cervello doveva essere abituato a ricordare più cose. Con la comodità dell’archiviazione scritta e il facile accesso all’informazione (registri, biblioteche, giornali) abbiamo cominciato a selezionare cosa ricordare e cosa non; ora che Internet ha salvato la vita a migliaia di studenti, le cose da ricordare obbligatoriamente si riducono quasi esclusivamente allo studio.
Ogni generazione che passa è sempre meno portata (e allenata) alla memorizzazione di grandi quantità di dati, ma non significa che il nostro cervello non riesca a farlo, anzi: il cervello è un organo meraviglioso in grado di darci aiuti inimmaginabili.

Sei step per migliorare la memoria

memoria
Step one: Convincetevi che siete in grado di ottenere risultati via via sempre migliori. Non è solo una questione di bassa autostima: sembrerà una sciocchezza, ma se ne siamo davvero convinti le cose riescono meglio e con più facilità. E la fatica ci peserà di meno.

Step two: L’enigmistica aiuta. Davvero! Cruciverba, rompicapi, sudoku, rebus e così via sollecitano la memoria e il ragionamento, e attingono a informazioni che sono inconsapevolmente in noi. Recuperiamo quindi l’ultima pagina dei giornali e le riviste che tenevamo sotto l’ombrellone e sono rimaste incomplete, e posizioniamole in punti strategici della casa: in bagno, in cucina mentre si aspetta che la moka cominci a fischiare, sul comodino quando il sonno fatica ad arrivare…
Anche la musica è un ottimo mezzo per sollecitare la memoria, e se suonate qualche strumento cercate di dedicarvi quanto più possibile!

Step three: Nel momento in cui devi memorizzare qualcosa, concentrati esclusivamente su quello. Se dobbiamo ricordarci il numero di targa della macchina che ci ha rotto lo specchietto passando prendetevi quegli istanti in cui esistete solo voi e quelle cifre. È il motivo per cui studiare immediatamente dopo una rottura è praticamente impossibile: la nostra testa è altrove e a quel punto tanto vale fare una passeggiata per distendere i nervi!

Step four: Fate attenzione alla vostra respirazione. Chi è un habitué del canto sa già la differenza tra respirazione diaframmatica e quella toracica: respirare attivando il diaframma porta dei vantaggi enormi.
Aiuta infatti a diminuire ansia e stress, a migliorare la postura e la digestione, e quindi a uno stato di maggiore benessere che influisce sostanzialmente nella vostra concentrazione. Su internet ci sono decine di esercizi per capire come eseguire correttamente una respirazione diaframmatica, provateli!

Step five: capisci qual è la memoria d’apprendimento che più ti è propria e adegua lo studio a questa.

a. Memoria visiva. Se hai facilità a ricordare i dettagli delle immagini, sarai più propenso a utilizzare
schemi e a collegare mentalmente concetti a immagini mentali.

b. Memoria uditiva. Se ricordi benissimo le cose dette a lezione dal prof senza bisogno di scriverle per
esteso, aiutati con la ripetizione ad alta voce e l’organizzazione dei concetti in frasi facili da declamare e ricordare.

c. Memoria cinetica. Se dopo un po’ che sei fermo a studiare ti viene voglia di prendere la porta e
correre due chilometri, troverai sollievo nel leggere e ripetere camminando. Questo ovviamente
non si può fare in biblioteca, quindi studierai meglio in casa o, in caso di bel tempo, in giardino. Per
la laurea avrai delle gambe che faranno invidia ad un ciclista. Per aiutarti, utilizza dei percorsi o
delle stanze precise associate ad ogni argomento.

d. Memoria tattile. Studiare senza fare altro ti fa sorgere delle nevrosi, quindi ti trovi benissimo a
riassumere qualsiasi cosa tu legga, perché scrivere ti occupa le mani. Per ripetere, posiziona davanti
a te i riassunti mentre fai altri lavori con azioni meccaniche: lavare i piatti, stirare, fare lavoretti faida-te
che non necessitino di grande attenzione. È utile anche dividere le mansioni a seconda
dell’argomento da ripetere.

Step six: Rinuncia alle nottate di follia per preparare gli esami in pochissimi giorni. Stai stimolando solo la
memoria a breve termine, e oltre rischiare delle gaffe terribili all’esame (la sensazione è quella di avere un
pentolone pieno di informazioni che corrono da tutte le parti) dopo qualche giorno sarà tutto nel cestino
del dimenticatoio. Cosa da evitare per esami che ti torneranno utili per altri esami o sul lavoro, altrimenti
dovrai rifare tutto daccapo.

E ricordatevi soprattutto di premiarvi ogni volta che riuscite a ricordare qualcosa che prima pensavate fosse
troppo difficile da imparare!

Elisa Frare

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